Done
Verona, Italy
Auction Details
Macchiaioli, Ottocento & Novecento
PRIMA SESSIONE (h 16 ora italiana)
La collezione di opere di macchiaioli, post-macchiaioli e artisti dell'Ottocento Italiano che presentiamo, si è formata tra la fine dell'Ottocento e gli anni Sessanta del secolo ventesimo: accanto a dipinti acquistati direttamente dai pittori o dai loro eredi, compaiono opere inedite o già in collezioni prestigiose, come quella di Mario Galli, grande referente dei macchiaioli; oppure in stretta connessione con la storia personale degli artisti.
Tra gli highlights della collezione, vale la pena ricordare il capolavoro di Amisani, dipinto nel suo triennio egiziano; la splendida e cupa Milano innevata di Mosè Bianchi e, per contrasto, l'abbagliante Terrazza di Capri di Vincenzo Irolli; l'idillio del laghetto delle anatre di Guglielmo Ciardi e lo straordinario Studio per il quadro degli ossessi di Domenico Morelli.
E, inoltre altri due Ciardi, due Cabianca e due Fragiacomo; un Delleani, un Tommasi: e ancora Favretto e Toma, questi ultimi due non firmati ma chiaramente riconducibili ai loro autori. Infine, due rari esempi di pittura dell'Ottocento al femminile, come lo stupendo Ritratto di Signora di Carola De Agostini, che non sfigura accanto ai due ritratti di Tallone, e la pregevole e milanesissima Festa di Sant'Ambrogio di Carlotta Sacchetti.
Proveniente da altra collezione, invece, la Sala d'armi del migliore Cavaglieri. SECONDA SESSIONE (a seguire, ca. h 17) Nella seconda sessione, dedicata all'Ottocento e Novecento italiani ed europei, spiccano il francese Daubigny e l'inglese Mellor ma anche gli onesti Tulk e Clark; tra gli italiani, ci piace ricordare Vernizzi e i due bei Vianello a soggetto veneto.
I pezzi più pregevoli della sessione appartengono al Novecento: la metafisica Malinconia di Sironi e il grande Angelo musicante di Achille Funi, cartone preparatorio per una serie di affreschi realizzati per la Chiesa dei Paolotti a Rimini.
Tra gli highlights della collezione, vale la pena ricordare il capolavoro di Amisani, dipinto nel suo triennio egiziano; la splendida e cupa Milano innevata di Mosè Bianchi e, per contrasto, l'abbagliante Terrazza di Capri di Vincenzo Irolli; l'idillio del laghetto delle anatre di Guglielmo Ciardi e lo straordinario Studio per il quadro degli ossessi di Domenico Morelli.
E, inoltre altri due Ciardi, due Cabianca e due Fragiacomo; un Delleani, un Tommasi: e ancora Favretto e Toma, questi ultimi due non firmati ma chiaramente riconducibili ai loro autori. Infine, due rari esempi di pittura dell'Ottocento al femminile, come lo stupendo Ritratto di Signora di Carola De Agostini, che non sfigura accanto ai due ritratti di Tallone, e la pregevole e milanesissima Festa di Sant'Ambrogio di Carlotta Sacchetti.
Proveniente da altra collezione, invece, la Sala d'armi del migliore Cavaglieri. SECONDA SESSIONE (a seguire, ca. h 17) Nella seconda sessione, dedicata all'Ottocento e Novecento italiani ed europei, spiccano il francese Daubigny e l'inglese Mellor ma anche gli onesti Tulk e Clark; tra gli italiani, ci piace ricordare Vernizzi e i due bei Vianello a soggetto veneto.
I pezzi più pregevoli della sessione appartengono al Novecento: la metafisica Malinconia di Sironi e il grande Angelo musicante di Achille Funi, cartone preparatorio per una serie di affreschi realizzati per la Chiesa dei Paolotti a Rimini.
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